Franco Sale al raduno dei Mascherai Alpini: un viaggio tra legno, tradizioni e volti che raccontano

Dal 25 al 27 luglio ho avuto il piacere e l’onore di partecipare al raduno estivo dei Mascherai Alpini che si è tenuto nella splendida cittadina di Imst, in Austria, ai piedi delle Alpi. Tre giorni intensi, ricchi di emozioni, in cui la scultura del legno, la cultura popolare e le relazioni tra persone hanno trovato uno spazio comune sotto lo stesso cielo.

L’incontro è stato organizzato dal Consorzio Mascherai Alpini, di cui faccio parte da diversi anni, in collaborazione con l’Imster Fasnacht, il Comune e l’ufficio turistico. Per chi non lo conoscesse, il Consorzio riunisce artigiani e intagliatori provenienti da tutto l’arco alpino – Italia, Austria, Svizzera, Slovenia – uniti dalla volontà di preservare e promuovere la tradizione delle maschere lignee del carnevale alpino.

Mappa dei Carnevali e dei Mascherai

Durante questi tre giorni abbiamo scolpito all’aperto, tra le vie e le piazze del centro storico, davanti a un pubblico curioso e partecipe. Ogni colpo di scalpello era un dialogo silenzioso con il legno, ma anche con le persone che si avvicinavano per fare domande, osservare, fotografare. Ed è stato proprio in quei momenti che ho sentito quanto questa arte riesca ancora a parlare al cuore della gente.

Un momento particolarmente significativo è stata la presentazione del libro dedicato ai mascherai del Consorzio, fortemente voluto dal nostro presidente Luigi Revelant. Il volume raccoglie storie, immagini e testimonianze dei carnevali rappresentati dai membri del Consorzio. Un vero e proprio viaggio visivo e narrativo tra culture diverse, unite da una stessa passione.

Copertina libro Mascherai alpini
presentazione libro

Ho cercato di raccontare questo evento attraverso i volti, i gesti, gli sguardi degli artigiani al lavoro; ma anche attraverso le maschere, gli strumenti, e quei piccoli dettagli che spesso sfuggono ma che sono l’anima vera delle tradizioni.

Partecipare a questo simposio è stato, come sempre, un momento di scambio umano e culturale profondo. È nei luoghi come questo che si rinsaldano legami tra territori, generazioni e visioni. E dove la memoria prende forma – letteralmente – sotto le mani di chi continua a intagliare il passato per mantenerlo vivo nel presente.

Franco Sale

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